Piacenza contento a metà per un pareggio contro l'Ares Milano

A Milano il Piacenza dilaga in gara1 (15-2) ma si smarrisce in gara2, persa 17-8.

GARA 1

PIACENZA      0-4-1-7-3-0-0     15                                                                                                                       ARES              1-0-0-1-0-0-0       2

Pancini 3b, Hernandez 2b, Cetti ec (Ramirez), Loardi dh, Calderon ed (Gerardi es), D'Auria 1b, Marelli ss, Albasi es (Zironi ec), Torelli ric. Lanciatori: Loardi, Carrasco.

Letteralmente a senso unico la partita del mattino. Piacenza resta a secco solo al primo attacco dopo di che nei quattro successivi assomma 11 valide che mettono in carniere 15 punti. Ares quindi colpito e affondato, capace di soli 2 punti segnati negli unici due attacchi in cui colpiva valido in extrabase. Episodi sporadici di un match mai in discussione alla fine del quale troviamo Loardi, tornato finalmente partente, come pitcher vincente. Note esaltanti anche dall'attacco (13 valide) dove tutti trovavano gloria ed in particolar modo Hernandez e Loardi, artefici di due doppi, nonchè Marelli con tre singoli.

GARA 2

PIACENZA              0-2-1-0-1-0-2-2-0     8                                                                                                         ARES                      4-3-5-0-0-1-0-4-X   17

Formazione: Pancini ric, Hernandez 2b (Zironi), Cetti ec (Carsana), D'Auria 1b/lan, Ramirez ed (Albasi es), Marelli ss, Gerardi es/ed, Torelli 3b/2b (Fois, Calderon 1b). Lanciatori: Sanna, Lettieri, Braccini, Carrera, Naccarella, Lovattini, Zironi, D'Auria.

Nel baseball gli equilibri possono essere stravolti in un men che si dica e nella fattispecie a Milano giusto nella pausa tra le due partite tutto cambia. I ruoli s'invertono e ora sono i padroni di casa a partire lancia in resta con un 12-3 dopo tre innings fatto di ben 10 battute valide. Piacenza subisce chiaramente il colpo, cerca di reagire (a fine partita lo score annoterà 11 valide, non poche ma purtroppo inutili) e insegue una rimonta solo a tratti credibile. Davanti onestamente non c'è un avversario trascendentale ma il pesante divario accumulato rende ugualmente l'impresa improba. D'Auria, cercando di mettere in qualche modo in difficoltà un line-up dell'Ares apparso resuscitato rispetto al mattino, opta per la girandola di pitcher che in altre occasioni aveva fatto comodo ma che stavolta purtroppo non paga. Lottando si arriva fino al 13-8 ma poi altri 4 punti milanesi all'8° fanno calare il sipario su di una partita iniziata male e mai raddrizzata da un Piacenza che non torna a casa a mani vuote ma certamente poteva ambire a molto di più.